“Se non mi sono persa,è perchè c’eri tu con me,mamma”
Vorrei guardare a te
con animo consapevole,
certa
di non avere
mezzi per assomigliarti;
vorrei parlarti
di chi sa
che hai abitato sempre
il sacrificio,
Madre compassione,vestita di sentimenti semplici
poche parole,
molte azioni;
e quella tua anima
priva di sofisticati meccanismi,
volevo rubarla per me,
perchè fosse solo mia.
E invece no.
*
Il riscatto di quella bambina
indurita da un materno confronto
che mai vide sorriderti e abbracciarti.
Come sarebbe stato possibile raccogliere le mie braccia,
mamma?
Come capire me Ieri?
come capirti,
nell’amore
che nascondevi in gesti inconsapevoli:
pettini dorati nei miei capelli
che amavi;
mani di Biancaneve,le mie,
nei tuoi,
lunghi,
corvini
setosi.
E aspettavo l’ora del desio,
per sentire il tuo respiro su di me.
*
Poi divenni donna.
E cominciai a non spazzolare i miei capelli.
Quello fu il mio primo “No”,
mamma.
*
Così passarono gli anni,
attimi eterni di amore,
malcontento tra noi.
Anni di silenzio,
mentre sanguinava il graffio di non assomigliarti,
di non riuscire ad accontentarti.
E nel Frattempo,l’amore paterno cresceva
per somiglianza,
ideale,
mancanza,
entrambi cercavamo Te,
silente freddezza.
*
Oggi,madre Difficoltà
ti porto con me,nei miei giorni ,
nel mio cuore,
nel mio respiro;
leggera di un sogno
in cui finalmente,
tu ,
nello specchio delle mie brame,
mi sorridi
e mi dici:
“Volo”.
Felice di un Dio,
giusto,
che in quell’Assenza del nostro
caro“Angelo”
ci ha fatto,
finalmente
incontrare,
Mamma
22,luglio 2009,
da “Specchio delle mie brame” Nunzy Conti